Onorevoli Deputati! - Con la presente proposta di legge al Parlamento si intende rispondere a tre fondamentali esigenze per le quali si è sviluppata in Italia una forte attenzione.
      La prima è quella di inserire, tra le cause di incandidabilità e di ineleggibilità, già previste, la condanna per aver commesso alcuni specifici reati che sino ad oggi sono rimasti incredibilmente esclusi.
      La seconda esigenza è quella di estendere a tutti i livelli elettivi queste nuove norme affinché valgano sia per gli eletti nei consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali eccetera (come oggi è già), sia per gli eletti al Parlamento e per i nominati al Governo o ad altro incarico di rilevanza pubblico-istituzionale.
      La terza esigenza a cui si vuole dare risposta è quella di far valere il complesso di queste norme solo nei confronti di coloro che abbiano subìto tali condanne in via definitiva.
      Con questa proposta di legge al Parlamento si evidenzia, in particolare, la necessità che il legislatore preveda le fattispecie di «incandidabilità», e quindi di «ineleggibilità», per condanne riferite a reati che sono evidente espressione del venir meno di requisiti soggettivi indispensabili per l'accesso a cariche pubbliche, al di là ed oltre ogni sanzione accessoria di

 

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interdizione dai pubblici uffici. Questi reati sono: l'attentato contro l'indipendenza e l'unità dello Stato, la partecipazione ad associazioni sovversive, la partecipazione ad associazioni con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, l'assistenza agli associati, l'arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale, l'addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale, l'attentato per finalità terroristiche o di eversione, l'attentato contro la costituzione dello Stato, l'insurrezione armata contro i poteri dello Stato.
      È la nostra Carta costituzionale che richiede al legislatore la salvaguardia della dignità morale e dell'etica pubblica, in relazione all'esercizio di cariche parlamentari, regionali e di enti locali e anche di governo nazionale, regionale e locale, chiarendo che esse sono valori fondanti e imprescindibili per la coesione sociale e l'affidabilità democratica delle istituzioni.
      La corretta tutela di princìpi di tale portata, anche e soprattutto riguardo a reati commessi contro la personalità dello Stato, impone l'introduzione di norme di legge che disciplinino previsioni di incandidabilità e di ineleggibilità a cariche pubbliche conseguenti a condanne definitive per reati di particolare gravità.
 

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